Foglia dopo foglia l’albero cede ciò che è ormai superfluo, inerte, consumato. Prima di ridurre la sua energia vitale al ritmo rallentato del riposo invernale i suoi rami cedono al suolo ciò che è diventato inutile all’albero, alla struttura del singolo. A terra le foglie verranno trasformate in materiale nutriente che costituirà nuova linfa vitale in primavera.
Siate saggi come l’albero: lasciate andare ciò che ha fatto il suo corso. Fatelo con fiducia. Il terreno vi restituirà una vibrazione di rinascita che attinge la sua forza proprio da ciò che è stato lasciato.
Liberatevi dal superfluo come se faceste un dono a voi stessi e attendete che il dono si manifesti nelle novità che state attendendo, di cui avete necessità per progredire nel continuo flusso di vuoto e pieno del Tutto.
Con occhi nuovi guardate al cammino percorso. Con occhi saggi scrutate la strada che si profila davanti a voi.
Il cuore accoglie, rigenera, assimila e manda in circolo. Lasciate fare alla saggezza dell’Anima: lei sa condurre l’esistenza fuori dalle tormente, oltre gli scogli, lungo canali placidi fino all’approdo sicuro di un lido fertile e accogliente.
Abbracciate ombra e sole. Respirate a fondo e ringraziate per ogni alito di vento perché è importante, in questo particolare momento, connettersi con la Creazione.
Pregate attivamente, agite per Madre Terra come figli responsabili e grati, consapevoli che ciò che si riceve è stato prima seminato.
Salutate con gioia il Sole.
Coricatevi con serenità alla luce della Luna.
Così è stato, così è e così sarà per voi e tramite voi.

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